CrazyBears
Crazy Bear (1785–1856) era un capo indiano delle tribù Assiniboine delle pianure settentrionali. Il loro territorio comprendeva Montana, North Dakota, Alberta e Saskatchewan. È conosciuto come un abile negoziatore con l' American Fur Company a Fort Union , North Dakota; e per la sua partecipazione e rappresentanza al Consiglio del Trattato di Fort Laramie del 1851, dove fu firmatario del trattato' Si guadagnò il nome Mah-To-Wit-Ko (che significa "Orso pazzo") perché combatté come un orso pazzo.
Roberto Farina proprio per la sua tenacia è un CrazyBear
Ma è solo scorporando la parola Crazy e Bears che si può apprendere chi è Roberto Farina ; uomo ben fornito d'ingegno ; pronto; abile nel trovare i mezzi più adatti a risolvere difficoltà tecniche.
CRAZY
Genio e
Follia: perché vale la pena essere un po’ pazzi ... secondo
Petrarca, che si si sofferma sulla questione nell’ Epistola a Zoito, “non
esiste alcun ingegno se non mescolato alla follia”.
Non è
semplice stabilire sino a che punto questa affermazione "genio e follia" sia veritiera ma...
Uno psichiatra irlandese, Michael Fitzgerald, ha sostenuto che gli “spiriti
superiori” non possono non avere in qualche misura un pizzico di "follia" creativa.
E molti
di questi “folli” sono uomini che noi oggi studiamo sui libri di storia, di
arte, di letteratura, come “artisti” o “geni”.
Perché esiste un limite,
un confine sottile e a volte
invisibile tra genialità e follia, e i geni sono coloro che
vivono proprio su quel confine, facendo della loro pazzia la loro forza.
Ecco perchè nella mia vita ho sempre utilizzato come ingrediente segreto un pizzico di follia per raggiungere i miei sogni .
C’è chi
crede che i sogni sono impossibili da realizzare, chi invece è riuscito a realizzarne alcuni e chi invece li ha visti infrangersi come
le onde del mare contro gli scogli.
Nella mia vita ho raggiunto parecchi sogni e come diceva Jim Morrison non dirò mai che i sogni sono inutili , èerchè inutile è la vita di chi non sa sognare.
Ritengo che genialità e follia formino il binomio necessario per il produrre creativo.
PENSARE FUORI DAGLI SCHEMI è
il paradigma di chiunque si caratterizzi come un innovatore nelle arti e nella
scienza.
Ecco perchè mi ritrovo nel mezzo termine CRAZY
BEARS
per metà nel mio piccolo mi sento un orsetto ... o meglio lo sono diventato grazie alla cattiveria di alcune persone conosciute in oltre 50 anni di vita.
in modo minimale mi sento Orso di nome
di fatto , L'orso è
così, schivo diffidente e molto solitario, vive con i suoi simili ; non amo polemiche o perdere tempo a guardare ciò che fanno gli altri e trarne fonte di dialogo.
Stiamo parlando dell’orso È un simbolo, un
premio e un'effigie.. È il simbolo, infatti, di
Berlino, il cui nome deriverebbe dal termine bär (orso in
tedesco). Anche il premio del festival cinematografico che si tiene in questa
città ha le sembianze di un orso. E la sua immagine si trova sulla moneta da
due dollari canadesi. Senza contare peluche e
cartoni animati dedicati a questo animale.
Non si può certo dire che non sia popolare. Eppure lui, amante della solitudine, potrebbe non essere contento di tutto questo clamore.
Gli orsi
non cercano compagnia e non fanno “comunella” tra loro proprio per evitare pettegolezzi , e cose futili da dire o controbattere.
L’Orso è un animale totem che simboleggia il legame tra cielo e terra. Esso incarna qualità
positive come il coraggio, la gentilezza, grande volontà e forza.
L’orso, come tutte le cose belle, non conosce
confini o nazioni: ha dato i nomi alle stelle (Orsa Maggiore, Orsa Minore) e
dorme con i nostri figli, sotto forma di peluche.
Quale bambino/a non dorme abbracciato a un orsetto.... infatti orso è anche tenerezza.
Mi capita di leggere romanzi in cui c’è il
classico personaggio definito da tutti “vecchio orso”. È quello con cui mi
identifico.
Sono diventato Orso incontrando nel mio escursus lavorativo persone infelici , taccagne , che con la loro taccagneria si sono creati la loro prigione interiore .
Ho imparato da queste esperienze a mutarmi in orsetto e a "defilarmi" dai taccagni !
“Più date,
e maggiore sarà la vostra gioia. L’avarizia soffoca la felicità, la generosità
la rende più intensa”.
-Orison S.
Marden-